Solarium e apparecchiature abbronzanti

Solarium e apparecchiature abbronzanti  


Sono sempre più numerose le aziende che si cimentano nella produzione di solarium, poche sono quelle che producono nel vero senso della parola, molte scopiazzano e assemblano m, apparecchiature abbronzanti che sanno dare forti brividi di insoddisfazioni in cambio di un basso investimento, una combinazione davvero di moda nel settore estetico.

Il mercato a livello mondiale dei solarium ruota attualmente intorno a due aziende: Ergoline e Soltron poi abbiamo una manciata di aziende che produce apparecchiature abbronzanti dall’eccellente rapporto qualità prezzo che cercano di inseguire questi due ormai status symbol che hanno fatto la storia dell’abbronzatura.
Ergoline e Soltron sono due colossi dell’abbronzatura che potrete trovare in ogni parte dell’Universo dall’Australia alla Tasmania, sono le macchine più affidabili ed efficienti che il mercato dell’abbronzatura può offrire, una tecnologia estrema, una marcia in più al vostro business per un centro benessere di sicuro successo.

L’imprenditore che ha acquistato in passato queste macchine e che le acquisterà in futuro non dovrà preoccuparsi MAI per l’assistenza, in qualsiasi parte del mondo portiate il vostro solarium troverete sempre e diciamo sempre una puntuale e capillare assistenza tecnica, in 8 ore sono capaci di fornirvi assistenza e renderVi nuovamente operativi in caso di guasti meccanici o altri impedimenti dovuti a caso fortuito, anche se dobbiamo affermare che non abbiamo MAI avuto notizie di fermi macchina prima dei tre anni, data in cui un eccellente imprenditore dovrebbe sostituire integralmente il solarium, se vuole fare del business ..diversamente è un imprenditore in fase calante.

Il mercato Italiano è sommerso di apparecchiature solarium operativamente inefficaci, solarium prevalentemente d’importazione e sapientemente rimanipolati, tecnologie ormai obsolete a basso costo per immettere sul mercato una doccia a bassa pressione dal costo di circa 15 mila euro nuova! lasciamo a voi i commenti non c’è bisogno di satira, purtroppo i troppi centri benessere in crisi sono da imputare alla carenza di cultura imprenditoriale e la comparsa sul mercato di consulenti scorretti.

Il centro benessere che nel panorama Italiano intende fare la scelta ottimale garantendo la sicurezza e la qualità ai suoi clienti, l’azienda numero uno per le apparecchiature di abbronzatura è la Sunline Group distributore ufficiale Ergoline e Soltron, a seguito come citato sono presenti alcune aziende valide che forse in passato lo erano ancora di più, ma negli ultimi tempi hanno preferito deviare su altre strade che ne hanno compromesso la qualità.

Ergoline e Soltron significa esperienza consolida, perché da anni impegnate con costanza per offrire solarium sempre migliori che non temono la concorrenza, solarium che si possono tranquillamente definire i migliori in assoluto, apparecchiature che allo scadere del leasing solitamente 36 mesi sul mercato conservano un eccellente valutazione, mentre per TUTTE le altre preparatevi a spaccarvi i ginocchi le cifre oscillano dai 2 a 5 mila euro, senza considerare quelli che vanno direttamente in discarica. 



I solarium prodotti oggi dal punto di vista delle sicurezze elettriche e dell’emissione sono molto diversi da quelli di soli 10 anni fa e si possono identificare tre generazioni di solarium, quelli prodotti prima dell’avvento del marchio CE, ovvero immessi nel mercato fino al 1996 quelli costruiti nel dettato della Norma CEI EN 60335-2-27 e successive integrazioni e da ultimo quelli commercializzati successivamente al 23 Luglio 2007.

Nel corso del tempo queste disposizioni hanno fatto sì che aumentassero progressivamente le sicurezze elettriche e meccaniche e diminuisse la potenza in termini di ammontare di radiazioni (RUV) emesse sull’utilizzatore, i solarium oggi commercializzati possono avere un’emissione massima intesa come somma di UVB + UVA uguale a 0,3 Watt/mq che equivale ad una capacità abbronzante massima uguale a quella del sole, al livello del mare in una giornata tersa, all’altezza dell’equatore.

Le apparecchiature abbronzanti nel momento in cui rispondono alle norme imposte dalla Legge, non fanno altro che fornire alla pelle una luce realizzata con gli stessi identici elementi con cui si forma la luce solare, qundi on esistono lampade a uva o uvb, tutte le lampade emettono entrambe le lunghezze d’onda poiché entrambe sono necessarie per la produzione e l’ossidazione della Melanina, pertanto è scorretto nel momento in cui il solarium sia a norma, pensare che vi siano delle differenze tra luce solare e luce prodotta da solarium; che la luce solare faccia bene mentre quella artificiale sia pericolosa e dannosa.

Trattandosi della stessa cosa, luce solare e luce artificiale sono caratterizzate dai medesimi pro e contro, la giusta quantità fa bene, l’eccesso fa male, i costruttori di solarium per ogni modello prodotto sono tenuti a fornire dati molto precisi sull’utilizzo e le Estetiste a combinare queste indicazioni con il tipo di  pelle dell’utente, se quanto risulta dalla leggi in vigore è correttamente applicato fare un solarium e come esporsi al sole con un’estetista al fianco che ci consigli il corretto tempo di esposizione per assumere solo i benefici di un bagno di sole.

Il centro benessere può scegliere tra le lampade che hanno fino a 500 ore di funzionamento sicuro e che vanno cambiate ogni 4-5 mesi ed altre, più durature che si cambiano ogni 7-8 mesi. Un “cambio lampade doccia” costa intorno agli 800 euro, ecco perché i prezzi a seduta non possono essere stracciati come qualche incompetente sta facendo, vendere pacchetti Solarium da 10 sedute a 50 euro è semplicemente da imprenditori incoscienti e poco coerenti della redditività aziendale!



Il Consiglio Superiore della Sanità con il decreto 110 del 12 maggio scorso oltre al divieto dell’uso delle apparecchiature per la cavitazione, e il fotoringiovanimento che non torneranno mai più in uso all’estetista, stravolge le normative delle apparecchiature abbronzanti, rendendo il parco attuale dei solarium sostanzialmente fuori legge.

Il decreto è immediatamente esecutivo, il che significa che le apparecchiature con caratteristiche difformi da quelle ivi descritte, saranno immediatamente inutilizzabili, e i centri benessere che continueranno a farne uso si esporranno, nella migliore delle ipotesi al rischio di una sanzione amministrativa, se invece dovessero verificarsi incidenti causati da apparati non conformi a quanto previsto dal decreto, si configurerebbe una responsabilità penale.

Attenzione gli adeguamenti possono essere molto economici e far si che l’apparecchiatura mantenga l’efficienza del trattamento per il quale è preposta, ma possono essere anche molto costosi o peggio ancora rendere l’apparecchiatura inefficace e di fatto inservibile, entriamo nel merito alla scheda N° 7 sui solarium, non fa altro che ribadire le indicazioni Europee del 2007 dove tutti i solarium dovranno avere un’emissione massima di 0,3Watt/mq.

In logica è tutto facile le aziende di produzione dei solarium, per i modelli per i quali è possibile procedere proporranno un kit di adeguamento ai propri clienti, ma sono già scesi in campo i truffaldini, prendendo la palla al balzo con l’obbiettivo di vendere parti di ricambio, si candidano per adeguare qualunque solarium coscenti del fatto che non esistono sistemi di verifica codificati. L’emissione di 0,3 watt/mq è la quantità di irradianza massima che incide sull’utente, è quindi un valore dato dall’insieme delle sorgenti luminose, misurate alla distanza nella quale è posizionato l’utilizzatore, non esistono quindi lampade o tubi a 0,3 watt/mq come alcune aziende truffaldine pubblicizzano, diffidate non esistono tubi a norma o filtri per solarium a norma, questo perché il limite di emissione è calcolato con una misurazione che deve essere effettuata nella posizione che il cliente ha all’interno del solarium, il numero dei tubi, la loro potenza, la temperatura e le loro caratteristiche tecniche, ogni solarium ha la necessita di un particolare e specifico tipo di lampada (o filtro) per rispettare i limiti di emissione previsti dal nuovo decreto legge in oggetto.

L’adeguamento oltre ad un intervento tecnico atto a ridurre l’emissione del solarium al limite previsto dal decreto comporta la modifica al manuale di uso e manutenzione e la realizzazione delle informazioni necessarie da appendere in cabina, la dichiarazione dell’emissione, la nuova targa dati che attesta la modifica del modello ed il mantenimento delle sicurezze elettriche e meccaniche, prima di richiedere l’adeguamento richiedete al produttore quale sia l’emissione del solarium e di quanto si “allunghino” i tempi di esposizione, per alcuni modelli l’adeguamento potrebbe rendere di fatto inservibile l’apparecchiatura e quindi concretizzarsi in una spesa inutile.



Possono essere adeguati sia solarium bassa pressione che quelli ad alta pressione, alcune difficoltà possono emergere sull’adeguamento di apparecchiature datate, ad adeguare il solarium deve essere l’azienda di produzione, interventi fatti da altre aziende, che offrono “certificati” per commercializzare lampade e componenti, incidono sulle sicurezze elettriche delle apparecchiature annullando le garanzie e le responsabilità del produttore. I solarium a norma ovvero che emettono nel limite di 0.3W/mq abbronzano meglio, con il vantaggio che espongono l’utilizzatore a meno rischi di eritemi ed offrono tutti gli aspetti positivi di una sana abbronzatura.

Attenzione, per la Legge (CEI EN 60335-2-27/A2) le aziende di produzione dei solarium erano obbligate a fornire apparecchiature con un’emissione di 0.3watt/mq fin dal marzo 2009, pertanto chi ha acquistato un’apparecchiatura abbronzante ha sicuramente un solarium già a norma, in caso contrario può pretendere la messa a norma immediata e gratuita da parte dell’azienda.

Abbiamo notato sui molti portali di annunci la vendita in grande stile di solarium usati, se qualcuno non l’ha ancora capito il nuovo decreto impone il divieto delle lampade abbronzanti ai minori di 18 anni che costituiscono il 70% dei potenziali clienti, quindi nei prossimi mesi al contrario delle voci che persuadono alcuni cantastorie, assisteremo inevitabilmente alla chiusura di molti Centri Solarium per mancanza di profitti e per i controlli che partiranno a tappeto con l’inizio del nuovo anno.

L’imperativo è prestare attenzione a vendere Solarium usati non a norma, non si possono vendere con la formula “visto e piaciuto” ma specificando che dette apparecchiature abbronzanti con matricole etc. NON sono a norma con la legge 110/2011 e che quindi non sono utilizzabili, immettere sul mercato apparecchiature Solarium non a norma e potenzialmente pericolose, comporta il commettere esplicitamente il reato penale di frode commerciale.


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